Dopo aver visto The Defenders, è il momento di esprimere un giudizio a riguardo.
Trama e personaggi
La nuova serie Marvel rilasciata su Netflix racconta dell’incontro di quattro famosi supereroi che vengono riuniti per difendere New York da un terribile nemico, la Mano.
Partiamo subito elencando chi sono i personaggi protagonisti di questa serie TV Marvel:
- Matt Murdock (alias Daredevil), l’avvocato cieco che difende gli innocenti in tribunale di giorno e combattente mascherato di notte; personaggio curato nel dettaglio, che ha avuto un’evoluzione come eroe in se, grazie anche alle sue due stagioni stand-alone.
- Jessica Jones, la detective dal carattere per niente facile, dal passato tormentato; i suoi poteri nella serie non sono totalmente conosciuti, ma sicuramente dotata di notevole forza, come dimostrato in più occasioni.
- Luke Cage, l’uomo anti-proiettili a difesa di Harlem; presentato come un rude uomo uscito di galera, il suo personaggio si trasforma gradualmente nell’eroe protettore del suo quartiere, per poi combattere per la salvaguardia dell’intera città di New York;
- Danny Rand (alias Iron Fist), il ragazzo cresciuto dai monaci e possessore di un potente pugno; la sua mentalità è ancora in fase di crescita, ancora lontano dall’eroe dei fumetti, che probabilmente vedremo in una futura seconda stagione della sua serie.
A differenza delle altre serie Marvel su Netflix ed i loro classici tredici episodi, The Defenders comprende solo otto episodi. A dissuadere dalle numerose critiche negative riguardanti la durata del crossover, lo showrunner Marco Ramirez assicura che questa è stata solo una scelta logistica. Ad ogni modo, questa durata è stata sufficiente ai fini della trama.
Cosa ne pensiamo?
Nel complesso, la serie è stata gradevole da guardare soprattutto per la trama che coinvolge quattro supereroi della Marvel visti molto poco negli ultimi anni, se non nei fumetti. La tensione crescente che si è creata durante la storia e le varie lotte che hanno mostrato i quattro supereroi a combattere fianco a fianco come una squadra, hanno spinto lo spettatore a restare incollato allo schermo fino alla fine.
Gli unici difetti presenti nello sceneggiato sono la mancata evoluzione del personaggio di Danny Rand, molto impulsivo e pronto ad attaccare direttamente i suoi nemici senza alcun piano predisposto, e la presenza di alcune scene d’azione con inquadrature discutibili che hanno reso la sequenza difficile da seguire.
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