iPhone 8, iPhone 8 Plus ed iPhone X sono gli smartphone più chiacchierati degli ultimi tempi, ma molto probabilmente si continuerà a parlare di loro per ancora un po’ di tempo. La vicenda che vi stiamo per raccontare vede come protagonista un iPhone 8 Plus, una donna di Taiwan ed una batteria.
La storia
Secondo alcune testate, fra cui The Inquirer, una donna chiamata Wu e residente a Taichung City in Taiwan avrebbe acquistato il suo iPhone 8 Plus pochi giorni dopo la sua messa in commercio, il 23 settembre. La configurazione da lei scelta è stata la 3 GB di RAM e 64 GB di memoria interna. La signora utilizzava con questo dispositivo tutto ciò che gli era stato dato in dotazione dall’azienda, quindi anche il carica batterie originale.
Dopo il terzo giorno di utilizzo, la signora ha assistito ad un evento molto particolare. Collegandolo in carica per tre minuti, ha subito notato come la scocca posteriore di vetro si staccava dal resto del device a causa di un rigonfiamento della batteria. Ovviamente, Wu decide subito di staccare il dispositivo per terrore di un possibile scoppio. Poco dopo si è recata all’Apple Store più vicino per chiedere spiegazioni, nel quale poi gli è stato dato un nuovo iPhone 8 Plus.
Non si è trattato di una vera esplosione, ma potenziale. Molto probabilmente, continuando a tenere lo smartphone in carica, questo sarebbe potuto scoppiare, ma fortunatamente tutto è stato evitato. Nessuno si è fatto male ed adesso Wu è felice col suo nuovo smartphone
Il senso
iPhone 8 Plus è uno smartphone in commercio da poco tempo e si sta rivelando il melafonino con meno vendite nella storia dell’azienda. Un’avvenimento, seppur isolato come questo, non può che portare gli utenti a cambiare idea sull’acquisto di questo device puntando di più su un altro modello. Inoltre, questo fatto assieme al ritardo nella messa in vendita di iPhone X potrebbe portare gravi conseguenze alla casa di Cupertino.
Ultimo dettaglio interessante è che le batterie montate da Apple su iPhone 8 e iPhone 8 Plus sarebbero di proprietà di ALT, stessa casa produttrice delle batterie vittime dello scandalo del Galaxy Note 7. Adesso la multinazionale si sta impegnando per scoprire a cosa sia dovuto questo problema e constatare se si tratta effettivamente di un caso isolato o di un lotto sbagliato.
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