Salve a tutti lettori di Planet Mobile Italia e benvenuti in questo nostro nuovo articolo. Oggi vogliamo spiegarvi come fare il Root al vostro smartphone Android senza il minimo sforzo tramite KingRoot.
Cos’è il ROOT?
Per ROOT si identifica un processo che porta l’utente ad ottenere dei permessi di amministrazione. Questi permessi permettono l’utilizzo “esperto” di un device Android, raggiungendo parti di software private e destinate solo all’utenza esperta e/o ai creatori del dispositivo. Dato che l’acquisizione di questi permessi può provocare danni al dispositivo, l’attuazione della procedura di ROOT invalida la garanzia. Rendere accessibili i permessi superuser offre sia la possibilità di migliorare il dispositivo mediamente delle modifiche a processi nativi dello smartphone che di aprire un portone d’ingresso per virus o di altri processi maligni.
Dato che la procedura presente sotto per l’ottenimento dei permessi ROOT non è totalmente legale ed è molto pericolosa, noi non ci assumiamo nessuna responsabilità per eventuali danni allo smartphone. Ognuno si prenda le proprie colpe.
Andiamo adesso ad analizzare dei lati positivi e negativi nel fare il ROOT sul proprio smartphone Android:
Lati positivi | Lati negativi |
---|---|
Maggiore controllo sul dispositivo | Eccessiva libertà d’uso |
Miglioramento delle prestazioni | Rischio di rovinare il dispositivo |
Possibilità di disinstallare le app di sistema | Diminuzione della stabilità del sistema |
Maggiore personalizzazione | Nessuna copertura in caso di danni |
Decisi miglioramenti nella durata della batteria | Possibilità che il dispositivo non si accenda più |
KingRoot
I metodi per fare il root sono tanti: alcuni più semplici ed altri meno. Uno fra i tanti è l’utilizzo di Framaroot, di cui vi parleremo in un nostro articolo, l’altro è via Recovery tramite SuperSU, un altro ancora è KingRoot. Quest’ultima è un’applicazione che permette di donare all’utente i permessi di ROOT e gestire il dispositivo senza alcuna fatica. Si tratta del metodo più semplice esistente.
Lo scopo è verificare se il dispositivo può o meno attivare i permessi ROOT, attivarli tramite una procedura interna ed effettuare le più importanti azioni con questi privilegi (scegliere a quali app concederli e quali no, migliorare la durata della batteria, disinstallare le applicazioni di sistema e liberare memoria occupata dai file inutili). Ecco come fare il ROOT sul proprio device attraverso quest’app:
- Innanzitutto recatevi su questo link e scaricate l’applicazione direttamente dal vostro smartphone;
- Una volta finito il download, premete installata e, successivamente, apritela;
- Alla prima apertura dovrete accettare i termini di servizio;
- L’applicazione verificherà se il ROOT è attivo o meno sul vostro smartphone e, se avrà esito negativo, vi uscirà il pulsante per farlo con la percentuale (a stelline) di successo;
- Dopo circa 5 minuti (massimo) ed un riavvio (non sempre richiesto), il vostro smartphone avrà i permessi di ROOT.
- L’unico modo di disinstallare l’app è recarsi in impostazioni (sempre di essa) e premere Disinstalla KingRoot.
Vi comunico che non è possibile utilizzare altre app di gestione dei permessi oltre a questa, quali SuperSU, perchè andrebbero in contrasto. Ad ogni modo, KingRoot ha in se quasi tutte le funzioni di SuperSU e tante altre…quindi non ne sentirete la mancanza.
Lista device supportati KingRoot
Gli smartphone Android che possono usufruire di KingRoot sono quelli con installata una versione dell’OS che va da 2.x fino a 5.x (nonostante funzioni anche su alcuni con Android 6). Per non appesantire quest’articolo, scriveremo gli smartphone supportati per brand da KingRoot in diversi articoli. Questi saranno accessibili cliccando su questi link sotto:
KingRoot supporta anche altri dispositivi non citati da me (quali THL, Doogee etc). Ricordatevi sempre che fare il root è un rischio.
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