Recensione di Sonic the Hedgehog Classic: Il porcospino blu “portatile”

Il porcospino blu di casa SEGA è sbarcato sui dispositivi mobile, facendo impazzire i fan e facendo scoprire ai neofiti il fascino e le meccaniche ancora attuali di uno dei platform più famosi di sempre. Venite a riscoprirlo nella nostra recensione!

Un passo indietro: Perché Sonic?

Era il 1991 quando sul SEGA Megadrive uscì Sonic, in quel periodo al posto della attuali PS4 e Xbox ONE erano ben più conosciute le console di casa SEGA e Nintendo e quest’ultima dominava quasi totalmente il mercato videoludico con il suo NES (Nintendo Entertainment System). All’epoca la mascotte di punta di casa SEGA era Alex Kid che non poteva competere con il più blasonato Super Mario della rivale dalla grande N. Nel 1988, però, uscì il SEGA Megadrive a 16 bit facendo risultare video, colori, oggetti a schermo e dettaglio migliore della console Nintendo, e quest’ultima – per controbattere – due anni dopo fece uscire una delle console più vendute di sempre: lo sNES conosciuto anche come “Super Nintendo”

Sonic prende il nome dalla volontà dei piloti dell’aeronautica di superare il muro del suono – quindi di andare ben più veloce del normale – e fin qui c’è poco da spiegare. La sua nascita è frutto della rivalità fra SEGA e Nintendo, dove quest’ultima stava spopolando grazie al suo personaggio Mario. Inconsapevolmente, entrambe stavano scrivendo la storia dei videogiochi. Nel ’91, Sonic riesce a stupire tutti con le nuove meccaniche di gioco, dando vita ad una delle saghe più amate nei videogiochi. La trama di base era a grandi linee la seguente:

Sonic è un riccio che corre a velocità folle con l’obbiettivo di liberare tutte le aree dagli scagnozzi di Dr. Eggman, uno scienziato pazzo che, oltre a voler riempire il mondo di robot, si vuole appropriare dei sei Chaos Emerald – nei successivi capitoli diventeranno sette – che conferiscono un enorme potere a chi riuscirà a recuperarli tutti quanti, in quanto essi hanno creato il mondo. Ciò che dovrà fare, sarà entrare in possesso di tutti i Chaos Emerald per non farli finire nelle mani del suo nemico.

La particolarità di Sonic è il suo salto a sfera, ovvero il poter fare danno ai nemici da qualsiasi direzione essi vengano colpiti. In questo gioco storico, i cubi con i punti interrogativi di Mario vengono sostituiti con i televisori e le monete con gli anelli. Ogni 100 anelli rappresentano una vita in più per il porcospino, i Chaos Emerald vanno ricercati nei livelli bonus.

La sfida all’epoca tra Mario e Sonic era molto più spirituale e romantica rispetto alle sfide tra hardware e software dei giorni odierni, quando all’epoca i videogiochi non erano così di tendenza come oggi.

Il porcospino “rimpicciolito”

Poter giocare ad un Sonic in 16:9 sugli schermi dello smartphone non è cosa da poco. Rispolverare tutte quelle meccaniche e far scoprire ai neofiti un gioco d’altri tempi che funziona ancora è ammirevole. La grafica è rimasta invariata rispetto al passato, tranne per diverse ottimizzazioni per lo schermo dei dispositivi mobile. Ad ogni modo, le musiche, anche dopo tanti anni, risultano ancora moderne e fresche e durante il gioco non si potrà fare a meno di provare un po’ di nostalgia ricordando quel periodo d’oro. L’unica variante positiva è che sono state tutte interamente rimasterizzate.

Le meccaniche di questo titolo sono molto semplici: avremo in basso a sinistra la levetta per il movimento e in basso a destra quella per il salto e il Dash – ovvero l’attacco di Sonic – il resto vien da se. Gli scenari sono molto ampi e non lineari e la difficoltà non è così elevata da far desistere il giocatore. Per i completisti riuscire a raccogliere le monete ed i Cristalli del Caos risulterà molto difficile, mentre per un giocatore casual riuscire ad arrivare alla fine produrrà di per se un senso di appagamento.

Fra le novità apportate troviamo la possibilità di giocare due personaggi classici della saga, quali Tails e Knuckles. Il primo ci permetterà di volare, mentre il secondo di arrampicarci. Altre caratteristiche del gioco sono l’aggiunta degli stage cronometrati, degli obbiettivi e delle classifiche online che danno una rigiocabilità massima ad un titolo già di per se immersivo. Il gioco inoltre è compatibile con tutti i controller HID come MOGA di Power A, Nyko ed Xbox.

Conclusioni

Riprendere in mano il porcospino blu e poterlo giocare ovunque farà contenti tutti i videogiocatori di vecchia data e anche alcuni nuovi, troppo piccoli per aver potuto assaporare le gesta del vero rivale di Mario. Il senso di velocità, le emozioni, i colori e le musiche che questo videogioco su smartphone faranno provare le stesse sensazioni che i ragazzi dell’epoca hanno provato giocando sul SEGA Megadrive.

Sonic è riuscito ad invecchiare benissimo ed un gioco del 1991 che girava su televisori a tubo catodico è riuscito a risultare allegro e frizzate sugli smartphone ben più moderni e concorrenziali.

Prezzo e disponibilità

Sonic The Hedgehog Classic è disponiobile gratuitamente dal 13 Novembre 2017 su dispositivi Android e iOS. Il suo peso è di circa 45 MB ed è presente solo un acquisto in-app di 2,29 euro per la rimozione delle pubblicità.