Recensione di Justice League: “Giustizia” per la Warner?

Dopo i tentativi poco entusiasmanti di Batman v Superman e di Suicide Squad, e quello ben riuscito di Wonder Woman, esce nelle sale “Justice League”. Venite a scoprirlo nella nostra recensione!

Trama e struttura

Come molti fan – e non – dei supereroi DC sapranno, il progetto lanciato dalla Warner, denominato DC Extended Universe dai cinefili, partito con “L’ uomo d’acciaio” – Superman – e continuato con le tre pellicole sopracitate, non si è rivelato un granchè. Diverse sono le critiche, soprattutto dal pubblico pagante.

Con Justice League, la Warner vuole recuperare terreno, sfidando a spada tratta i Marvel Studios. Come in “The Avengers“, qui appaiono tutti i più importanti supereroi di sempre di casa DC Comics.  La seguente è la sinossi della pellicola in questione:

Ancora una volta Wonder Woman deve dimostrare la sua abilità di feroce guerriera. Per affrontare un grande nemico, Villain Steppenwolf,  e far fronte a questa minaccia da poco risvegliata, lei e Batman uniscono le forze per reclutare un gruppo di metaumani. La nuova lega di eroi così formata si incammina per salvare il pianeta da un assalto di proporzioni catastrofiche.

Se “Justice League” e “The Avengers” possono sembrare simili, scendendo più nei dettagli quest’idea scompare. I Marvel Studios, prima di presentare il loro film cooperativo, hanno dato importanza alla produzione di un singolo film per ognuno di ogni personaggi; Warner, invece, ha fatto sbarcare sul grande schermo personaggi inediti, come Cyborg o Flash.

Ultima, ma importante, particolarità su questo film, riguarda la sua produzione. Infatti, Justice League può essere definita come una pellicola a due facce a causa del cambio di regista a metà produzione. Questa, inizialmente affidata a Zack Snayder (il quale ha diretto l’eccelso “Watchman”, “300” e i prequel di JL), è passata poi nelle mani di Joss Whendon, già sceneggiatore e regista di “The Avengers”. Questo “cambiamento” di regia in corsa ha creato diversi problemi a livello strutturale, di cui ve ne parleremo più approfonditamente dopo.

Analisi della trama

Il punto forte di Justice League non è certamente la sua trama. Questa, infatti, sembra semplicemente un cammino obbligatorio da seguire per riunire i supereroi e farli combattere per salvare il pianeta. Molto banale, molto raffazzonata che serve solo da incipit per far vedere la ben riuscita azione a schermo. La presenza di nuovi personaggi, inoltre, non ha beneficiato alla trama. Infatti, per la prima ora il film si prenderà del tempo per introdurci uno ad uno i nuovi protagonisti, i quali nel corso della pellicola non saranno nemmeno molto caratterizzati.

Nuova critica va fatta alla sceneggiatura per la discutibile presentazione dell’antagonista. Ad esempio, prendendo in considerazione il film Wonder Woman, il nemico Ares veniva presentato più che dettagliatamente portandoci a sperare bene anche per questa pellicola. Sfortunamente così non è stato. Infatti, la presentazione di Steppenwolf, il nemico, è stata incompleta e poco dettagliata.

La Lega dei Metaumani

Lo scopo di questo film, come già spiegato, è quello di riunire i più importanti supereroi della casa DC Comics in un’unica grande battaglia. Questi si dividono fra nuovi e vecchi del grande schermo. Infatti, troviamo Batman e Wonder Woman, già visti in film dedicati, mentre Cyborg, Flash e Aquaman nuovi in questo panorama.

Il personaggio meglio riuscito della pellicola è senza ombra di dubbio Wonder Woman. L’amazzone infatti ha tutto il carisma e la verve che si erano visti nel suo film dedicato. Il Cavaliere Oscuro, invece, risulta inefficace durante le battaglie anche se ben caratterizzato.

Analizzando i nuovi comprimari, avremo:

  • Aquaman: personaggio più piatto e meno caratterizzato del gruppo, inserito probabilmente con l’unico scopo di portare in sala più ragazze possibili. Questo non aggiungerà nessun plus alla pellicola;
  • Flash: il ragazzo “Geek” introdotto nella pellicola col palese scopo di far ridere…sfortunatamente non è riuscito neanche in questo. Un personaggio ridicolo che a lungo andare può dare anche fastidio.
  • Cyborg: il meglio riuscito del terzetto, il quale riceve un’ottima presentazione nel film e il suo ruolo è ben definito ed importante.

Ma Superman? (sezione spoiler)

Come sappiamo, l’uomo d’acciaio, o meglio Superman, è morto durante lo scontro finale in “Batman v Superman”. Dopodiché, il mondo è caduto nel caos e la notizia della sua morte è giunta fino agli angoli più remoti dell’universo. La sua scomparsa è la ragion per cui i parademoni comandati da Steppenwolf hanno attaccato la Terra. Infatti, senza un così grande nemico fra i piedi, sarebbe stato più semplice impossessarsi dei tre cubi che donano il potere di distruggere il mondo.

I cubi formano il potere della “madre” in quanto se riuniti permettono di riportare il pianeta allo stato embrionale, cioè di solo terreno arido e incandescente. Questi si trovano:

  • Il primo cubo è in possesso alle Amazzoni;
  • Il secondo cubo è affidato agli Atlantidei
  • l’ultimo è stato recuperato dal padre di Cyborg, con il quale ha potuto salvare il figlio dopo un incidente.

Batman, avendo note le potenzialità dei cubi, decide di utilizzarne uno per salvare Superman. Il tutto è svolto in una maniera alquanto ridicola: riesumera il corpo del povero Clark Kent ed utilizza uno dei cubi del potere per risvegliarlo. Una situazione decisamente surreale, in contrasto col finale della precedente pellicola dove sembrava che Superman sarebbe stato in grado di tornare senza il bisogno di un mano “alla Dr. Frankenstein”.

Dopo uno spaesamento iniziale ed uno scontro contro i membri della JL, Superman rinviene grazie a Lois Lane e raggiunge lo scontro finale in Russia dove gli altri stanno battagliando contro il generale Steppenwolf ed i suoi parademoni. Superman è palesemente più forte di Steppenwolf facendo risultare lo scontro finale ridicolo e tempestivamente corto.

Il prezzo del biglietto però è valso specialmente nella scena post credits, dove vediamo un Lex Luthor in compagnia di Deathstroke, e nei cameo delle Lanterne Verdi e Shazam durante un flashback iniziale, facendoci intendere che verranno portati sul grande schermo. Per i fan tutto questo è paradisiaco…però troppa carne al fuoco può bruciare. Vedremo come la Warner riuscirà a gestire le prossime pellicole e cosa ne uscirà fuori con il prossimo film sulla Lega della Giustizia con antagonista Darkeseid.

Film, Fumetto o Videogioco?

Nel corso della visione del film, la doppia direzione artistica è stata abbastanza evidente. I dialoghi non hanno seguito sembra la stessa struttura, passando da momenti più cupi a momenti di carattere completamente opposto. D’altra parte, la parte tecnica riesce ad amalgamare bene tutte le scene ed il film risulta abbastanza fluido. E’ inoltre presente un’ottima alternanza di colori che vanno dal verde e blu sull’isola delle Amazzoni, fino al grigio e rosso durante lo scontro nel covo di Steppenwolf.

L’utilizzo massiccio della CGI è evidente ma non fastidioso, eccezion fatta per alcune scene finali. Cyborg ha avuto una cura quasi maniacale dalla post-produzione, tutto il contrario per il Villain che a volte risulta finto. Le musiche che accompagnano le scene sono emozionanti, molte riprese dai film precedenti, dove si può sentire la mano miracolosa di Hans Zimmer. La colonna sonora trova il suo punto di forza durante i combattimenti, così ben orchestrati da sembrare un videogioco. La grafica e fotografia risultata molto azzeccata, tanto da sembrare un fumetto in movimento piuttosto che un film!

Conclusione

“Justice League” è un film che sancisce il punto di partenza del DC Extended Universe e lo fa senza una identità propria, seppur riuscendo a divertire. Con la sua regia e i suoi colori, lo spettatore si troverà immerso in un vero e proprio fumetto.

Non sapremo mai che piega avrebbe preso il film se fosse stato girato interamente da Snyder, ma la doppia natura tra il regista di 300 e quello di “The Avengers” è evidente. Uno dei fattori che ce lo farà intuire sta proprio nella sceneggiatura dove troveremo parti di film più cupe e serie – chiaramente girate da Snyder – e parti più comiche e scanzonate. La doppia personalità lascia un po’ con l’amaro in bocca, senza farci capire dove esso voglia andare a parare. Tutto sommato, la pellicola è godibile ma manca di quella identità vista nei film precedenti.