Dopo diverso tempo dalla loro uscita, siamo finalmente riusciti a fare un’analisi dettagliata di AirPods utilizzandole sia su Android che su iOS.
Questa approfondita recensione di AirPods è frutto di diverso tempo di ascolto, carica e scarica del dispositivo, ascolto di diversi generi musicali complessi e ricchi di sfumature, sistemi operativi differenti e in differenti situazione di vita quotidiana.
Look and Feel
Sicuramente la percezione visiva di un prodotto da indossare è molto importante. Da questo punto di vista Apple ha lavorato molto bene: il prodotto è ben costruito e con molta cura per il dettaglio, come la chiusura magnetica, accompagnata da una buona portabilità con una custodia che entra in tutte le tasche.
Purtroppo, o per fortuna, l’ergonomia dipende dal vostro orecchio. Infatti, come per le EarPods, dovreste far parte di quella alta percentuale di persone per il quale Apple ha ritenuto più funzionale la forma delle cuffie.
Connettività e funzionalità
Le AirPods si possono abbinare a qualsiasi dispositivo che abbia connettività Bluetooth con sistema operativo Android e iOS, fino a Mac OS e Windows. In quest’ultimo va detto che le cuffie vengono riconosciuti come due auricolari autonome, creando in alcuni casi certe difficoltà nell’abbinamento.
Durante l’utilizzo quotidiano tramite comandi touch potrete accedere a diverse funzionalità, alcune integrate e altre personalizzabili che dipendono principalmente dal sistema operativo in dotazione. I comandi attraverso il doppio tap sono:
- Richiamare Siri
- Riproduci/Pausa
- Traccia successiva
- Traccia precedente
Tra questi se ne possono scegliere solo due, uno per auricolare. Nell’uso quotidiano ho preferito mettere traccia successiva e riproduci/pausa. All’interno della custodia è presente un led che ci indica lo stato della batteria, mentre sul retro è presente un piccolo pulsante fisico per l’abbinamento con dispositivi non iOS e per il reset di fabbrica.
AirPods con iOS
C’è da dire che le AirPods sono pensate principalmente per iOS. Infatti, appena dopo l’apertura della custodia verrà subito riconosciuto dal vostro iPhone o iPad. Con iOS se si toglie un auricolare la riproduzione multimediale va in stop e riprende non appena reinserito: funzionalità comoda e assente con Android.
L’abbinamento e il riconoscimento risultano essere quasi istantanei eccetto nel caso in cui ci siano più dispositivi a voler connettersi, soprattutto di altri sistemi operativi con Bluetooth attivo. In questo caso si ha qualche difficoltà di abbinamento costringendo l’accoppiamento manuale o spegnendo gli altri ricevitori. Inoltre va segnalato la funzione trova le mie Airpods che consente di far emettere un suono molto forte se non riuscite a trovarle in casa.
AirPods con Android
Se si possiede solo Android, tutte le funzionalità elencate prima saranno impossibili da settare. Verranno riconosciuti come classici dispositivi Bluetooth a cui i comandi vanno rimandati allo smartphone. Se invece si ha modo di avere un dipositivo iOS – dove accoppiarle in precedenza – si possono personalizzare i comandi e poi usufruirne su Android. Questa particolarità in realtà non funziona sempre. Se si prova a riconfigurare i comandi questi potrebbero non funzionare subito o rimanere quelli precedenti. Tendenzialmente funziona sempre il play/pausa e traccia successiva.
Il primo abbinamento bisogna farlo manualmente tenendo premuto il piccolo tasto sul retro per 5 secondi. Dopo di che nei giorni seguenti le AirPods verranno individuate automaticamente dopo l’apertura della custodia.
Analisi sonora
Come le precedenti EarPods che suonavano già più che bene, queste AirPods costano circa 5 volte tanto ma suonano in maniera decisamente superiore con la comodità di non avere più i fili di mezzo.
Tutti i parametri di alti, bassi e medi sono ottimi. Le uniche criticità si trovano ascoltando genere dove sono presenti bassi profondi, dove i medi vengono soppiantati dai bassi. Con volume al massimo più che distorsione del suono risulta essere fastidioso per la potenza in uscita, quindi è quasi inutile parlarne in quanto è poco salutare tenerle a volume al massimo. Nella stragrande maggioranza degli ascoltatori non si avranno problemi, anzi saranno più che soddisfacenti.
Autonomia
L’autonomia è uno dei punti forti. Apple dichiara 6 ore di autonomia e tramite la custodia si possono avere fino a 4 ricariche complete. Con volume all’80%, i risultati sono stati per generi musicali:
- Psy-trance, full on, hard techno, rock, metal = 4/5 ore
- Pop, commerciale, Radio, deep-house = 5/6 ore
- Musica classica, chill-out, ambient, modern= 6/7 ore
AirPods pro e contro
Le AirPods nel complesso sono un ottimo prodotto ma non esenti da difetti.
- Contro:
- Per aumentare il volume bisogna per forza usare lo smartphone o dispositivo di sorgente, altrimenti si dovrà richiamare Siri con l’apposito tocco e chiederle di alzare il volume.
- I comandi tattili sono solo due mentre la concorrenza offre di più.
- Se il vostro orecchio non è tra quelli “compatibili” le AirPods risultano particolarmente poco belle da indossare.
- Il prezzo di 179 euro sarebbe stato maggiormente giustificabile se i comandi touch fossero stati più personalizzabili. A parer mio il prezzo giusto si aggira intorno a 20 euro in meno.
- Pro: sicuramente l’autonomia molto elevata, superiore alla concorrenza, comfort per chi ha l’orecchio giusto, design molto gradevole e potabilità.
Conclusioni
Nonostante il loro prezzo e alcune criticità bisogna considerare cosa offre la concorrenza, ma dopo tante prove e confronti di altri dispositivi con le Airpods la mia esperienza è stata più che positiva. La qualità non può essere quella di cuffie di livello eccelsi dato che questo dispositivo è pensato ad una clientela in mobilità costante, che comunque si sentono veramente molto bene. Rispondono perfettamente a questa esigenza. La concorrenza offre principalmente cuffie in-ear che ad uso prolungato creano fastidio all’orechio, fastidio che le AirPods non creano e hanno un’autonomia sopra la media.
Al momento le AirPods si trovano su Amazon ad un costo che si aggira sui 160,00 euro, quindi quasi una ventina di euro in meno rispetto alla messa in vendita. Potete consultare la pagina d’acquisto cliccando sul pulsante Amazon sottostante.
Acquistarle si o no?
Beh se avete iOS assolutamente si. Se avete Android più si che no:
- Si, perché la qualità è ottima, la gestione è meno facile rispetto che con iOS ma fattibile, i pregi dell’autonoma rimangono.
- No perché la concorrenza offre anche altro, in meno e in più a seconda dei prezzi.
E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra opinione nei commenti!