Dopo l’acclamato romanzo, è uscita nelle sale la trasposizione cinematografica “Ready Player One” firmata da Spielberg. Un film che riesce ad emozionare giovani ed adulti, che unisce la cultura pop a quella moderna. Scoprite la nostra recensione!
Trama e struttura
Questa avventura distopica ambientata in un futuro prossimo, vede le persone di tutto il mondo passare il loro tempo libero nel mondo virtuale chiamato OASIS; un mondo chiunque può essere qualunque cosa e fare qualunque cosa come – citazione del film – fare arrampicata sul monte Everest con Batman, fare snowboard sulle Piramidi o collezionare monete sui campi di battaglia. La pellicola era un successo già annunciato, con tante citazioni prese da videogiochi, film e fumetti che hanno portato molto pubblico nelle sale.
Qui la sinossi ufficiale:
Columbus, Ohio, 2045. La maggior parte dell’umanità, afflitta dalla miseria e dalla mancanza di prospettive, si rifugia in Oasis, una realtà virtuale creata dal geniale James Halliday. Quest’ultimo, prima di morire, rivela la presenza in Oasis di un easter egg, un livello segreto che consente, a chi lo trova e vince ogni sfida, di ottenere il controllo di Oasis.
Analisi della trama
L’anno è il 2035 e l’umanità vede un collasso globale, l’unico modo per allontanarsi da questa realtà distopica è quella di entrare in OASIS, il mondo virtuale creato da James Halliday. Così il diciassettenne Wade, come tanti altri coetanei passa le giornate in questa sua realtà, prendendo il nome di Parzival. Dopo la morte del creatore del gioco parte una caccia ad un ester egg, il cui scopo è lasciare il controllo dell’azienda a chiunque abbia superato tre prove nascoste nel mondo. Parzival assieme ad Art3mis e ad altri amici concorreranno con l’affarista senza scrupoli Nolan Sorrento e la sua azienda IOI, la quale darà filo da torcere ai protagonisti.
La trama è molto banale ma ben congegnata e strutturata. Ogni personaggio sarà caratterizzato perfettamente, con un cattivo senza scrupoli molto stereotipato ma che funziona. I dialoghi sono divertentissimi e mai lasciati al caso, ogni scena della pellicola non sarà mai fine a se stessa ma è funzionale per la trama.
Si pensava all’uscita della pellicola che il film sarebbe stato solo un calderone pieno di citazionismo, ma così non è stato. Spielberg ha orchestrato perfettamente elementi di cultura pop ed elementi di cultura moderna nel modo magico che solo lui sa fare.
Cavalieri virtuali!
I protagonisti della pellicola si trovano loro malgrado, ad essere degli eroi. In questo mondo virtuale si può guadagnare denaro attraverso competizioni oppure perdere tutto ed indebitarsi in caso di molteplici sconfitte o acquisto smisurato di aggiornamenti del gioco. Wade si diverte racimolando qualche soldo in questo modo, cercando di fare uscire la zia da un quartiere disastrato. Con il suo amico Aech, un modder molto famoso, partecipa alla prima sfida di Anorak – avatar dell’ormai defunto creatore del gioco Halliday – conoscendo Art3mis, una spacca-sixers. Il tiro insieme a Sho e Daito, cercheranno di ostacolare i sixers e Sorrento raggiungendo l’ester egg prima di loro, il quale darà piena proprietà dell’azienda di Hallyday a chiunque lo trovi per primo.
I sixers sono l’esercito di videogiocatori di Sorrento e della sua azienda, la IOI, dei videogiocatori pagati – o costretti – a completare le sfide per accaparrarsi l’ester egg e avere pieno potere su Oasis.
Citazioni a non finire! (Sezione Spoiler)
La trama si struttura come un videogioco, dove lo scopo è superare “tre livelli”. Molte sono le citazioni della pellicola, la più importante ed imponente è un omaggio allo Shinig di Stanley Kubrick. L’Hotel di Shinig racchiude la seconda chiave per sbloccare l’ester egg e la messa in scena è perfetta. Molte sono le altre citazioni alla cultura pop, come la DeLorean o la moto di AKIRA, ed altrettante sono quelle alla cultura Geek moderna, come Overwatch, Halo, Borderlands e Warcraft. Non basta una sola visione per accorgersi di tutte le citazioni ed i personaggi presenti nella pellicola.
Tutto collide nel finale dove le correnti moderne e pop si fondono in una battaglia entusiasmante! Vedere Gundam ed il Gigante di ferro combattere contro Mecha Godzilla con la battaglia tra migliaia di personaggi nello sfondo è puro intrattenimento che solo Spielberg sa fare! Un peccato che non siano presenti citazioni all’universo fumettistico MARVEL a causa probabilmente di diritti non rilasciati.
Ma non è tutto rose e fiori, la trama presenta dei buchi non irrilevanti, a partire dalla presenza – o meglio, totale assenza – della polizia. Essa non interviene mai tranne che per il finale del film. Durante la pellicola ci chiederemo sempre come Sorrento abbia il potere per rapire persone e renderle “schiave”, uccidere la zia di Wade, inseguire con l’intento di uccidere dei ragazzini, e rimanere impunito fino alla fine! Alcune scelte forzate intaccano la narrazione, senza danneggiare l’intrattenimento, ma che faranno storcere il naso ai più.
Una magia visiva e sonora!
Durante la visione del film la magia di Spielberg trasuda da tutti i porti della pellicola. Dialoghi perfetti per scene perfette. La computer grafica non stona mai, anzi, viene accentuata per dare maggiore credibilità al mondo virtuale dove il film è sviluppato. La regia è pulita e perfetta, facendo risultare il film molto fluido e godibile, le oltre due ore della pellicola non faranno mai stancare lo spettatore.
Le musiche sono prese direttamente dagli anni 80, la più immersiva è sicuramente “Take on me”. Riconoscibilissime, si sposano perfettamente con l’immaginario del film. La fotografia e la grafica del film di per se fanno sembrare la pellicola un vero e proprio videogioco!
Conclusione
“Ready Player One” è il nuovo gioiello di Spielberg, regista che ormai è una certezza assoluta. Un film che nelle premesse è solo la variazione della corrente “Young Adult” ma che nella realtà dei fatti è una vera e propria pellicola che riesce ad emozionare grandi e piccoli. Il film riesce a far uscire tutta la passione che Spielberg mette nel suo lavoro e riesce ad omaggiare la NOSTRA passione.
La pellicola non è solo nostalgia, è qualcosa di nuovo, Spielberg vuol far capire che anche utilizzando personaggi o pellicole ormai vecchie si riesce a tirar fuori qualcosa di innovativo ed originale, senza per forza produrre Remake o Reboot.
Consigiatissimo.