La tendenza dei produttori Android nel volersi buttarsi nel mercato desktop è cosa nota, e non si sta parlando solo di notebook o ultrabook. Negli ultimi tempi, case importanti – come Samsung e Huawei – hanno presentato per i propri top di gamma delle soluzioni di continuità desktop che permettono agli smartphone di diventare veri e propri computer, con una versione modificata di Android, a seguito della connessione a un display.
Questo approccio non è proprio una novità. Proposto da Microsoft su Windows 10 Mobile nel 2015 e, successivamente, leggermente modificato da HP per il suo HP Elite x3, il sistema Continuum consentiva di collegare il proprio smartphone Windows 10 Mobile ad una televisione mediante un classico cavetto type-C/HDMI per ottenere una UI simile a quella del sistema operativo di Redmond ovunque si volesse. Questo, purtroppo, col passare del tempo si rivelò un fallimento. La perdita di notorietà degli smartphone con questo sistema operativo, le poche app nello store e un’esperienza discutibile sia in versione mobile che Continuum, non hanno spinto la casa nella posizione da essa desiderata, facendo cadere tutto nel dimenticatoio.
Però ciò che è buono non viene mai buttato via totalmente. Huawei, dopo aver introdotto PC Mode sui suoi smartphone top di gamma – Mate 10 Pro e P20 Pro – ha deciso di attuare una piccola modifica a questa esperienza d’uso. Infatti, non modificando la parte Android che resterà comunque presente sia in versione mobile che desktop, la casa ha deciso di proporre Cloud PC, in parole povere Windows 10 su smartphone.
Il meccanismo sembra essere abbastanza semplice (almeno per il momento): in seguito all’installazione dell’applicazione Cloud PC sul proprio smartphone Huawei, all’utente verrà assegnato un “PC” Windows 10 personale collocato nel cloud dell’azienda cinese. Una volta nell’app, l’utente potrà fare richiesta di connessione al server tramite un protocollo sviluppato su misura, chiamato Huawei Desktop Protocol, così da ottenere sul proprio smartphone Windows 10. In pratica, si tratta una procedura simile a quella di desktop remoto, utilizzata e riutilizzata tante volte grazie a Teamviewer (e non solo), con la differenza che il PC non sarà presente nella nostra casa ma sul cloud di Huawei.
Una volta ricevuta l’interfaccia di Windows 10 sul dispositivo, l’utilizzatore dello smartphone potrà usare la PC Mode di Huawei per riprodurre l’esperienza PC su uno schermo più grande. Si tratta di un passaggio molto importante, anche perchè l’utilizzo del sistema operativo su un display da meno di sei pollici risulterebbe inutile e fastidioso. Una volta fatto ciò, potremo installare sul “PC” tutte le applicazioni che vorremo, da Photoshop a Autocad. Ecco una spiegazione molto più dettagliata offerta dai colleghi di Notebook Italia:
ATTENZIONE! É importante precisare che non si tratta di Windows on ARM. Nonostante il sistema operativo di Microsoft sia presente su uno smartphone dotato di un processore con architettura ARM, la sua esecuzione – come spiegato in precedenza – avverrà su un altro computer dotato di hardware di prima classe nei datacenter di Huawei. Per quanto riguarda l’esperienza d’uso, la velocità del sistema dipenderà dalla vostra connessione alla rete.
Per il momento, Cloud PC sembrerebbe essere riservato alla Cina. Se questo sistema dovesse prendere piede molto velocemente, la multinazionale potrebbe decidere di portarlo anche nel Paese, anche se per il momento la casa non ha comunicato niente a riguardo. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!