Huawei P20 Pro, l’attuale flagship della serie P di Huawei, cadendo dal ventunesimo piano di un palazzo ci dimostra la sua resistenza
Proprio ieri, infatti, il proprietario di un Huawei P20 Pro ha postato su Weibo alcune immagini del suo smartphone frantumato dopo aver fatto una caduta dal ventunesimo piano di un grattacielo.
Ebbene sì, lo smartphone, caduto da circa cinquanta metri di altezza, se l’è cavata nonostante abbia riportato comunque dei danni (lati rigonfiati, display e telecamera posteriore completamente distrutti). Il telefono, tuttavia, si accende, il riconoscimento facciale per sbloccare il dispositivo è attivo mentre bluetooth, internet e wechat sono ancora perfettamente funzionanti.
La cosa più sconvolgente di tutta questa storia è che non si è trattato affatto di un incidente anzi, il proprietario stesso ha volontariamente fatto cadere il Huawei da quell’altezza volendo testare la sua resistenza in maniera forse fin troppo estrema. Fatto sta che il test è stato superato a pieni voti dallo smartphone (meno male!).
Nessuno però, incluso il proprietario del Huawei, si sarebbe mai aspettato un risultato del genere. In generale, cinquanta metri di altezza sono molto al di sopra dello standard di caduta per gli smartphone. Dobbiamo considerare, quindi, questo caso assolutamente baciato dalla fortuna oppure dobbiamo riconsiderare la resistenza effettiva del Huawei P20 Pro?
Il servizio clienti di Huawei intanto, vedendo il post su Weibo (ormai diventato virale), non ha potuto fare a meno di dispiacersi per le condizioni riportate dallo smartphone nuovo, ma ha tuttavia raccomandato al proprietario di effettuare il backup dei dati e di restituire il telefono con il buono acquisto a un centro di assistenza clienti nelle vicinanze per la manutenzione.